Sabato, 27 Aprile 2024

Meno giovani e meno istruiti al Sud. Che cosa accadrà con l’Autonomia differenziata?

Nei casi più estremi, ci accorgiamo della dispersione scolastica e della povertà educativa solo quando qualche ragazzo diventa protagonista della cronaca nera. E allora fioccano gli appelli alle manette, a buttare le chiavi, alle pene durissime, mentre in realtà siamo di fronte a un dramma silenzioso che va in scena ogni giorno nell’indifferenza generale.

L’Italia è uno dei paesi europei con il minor numero di diplomati e laureati. Quasi mezzo milione di studenti si ferma alla terza media e non consegue il diploma. Inutile dire che il record spetta al Sud, prima la Sicilia e a ruota la Campania. Tralascio in questa sede il record ancora più grave dell’abbandono scolastico nell’età dell’obbligo.

Un dato che va incrociato con il calo della natalità. Nel 2023 sono nati per la prima volta meno di 400mila bambini. Le cause sono ovvie, come fai a fare figli se il tuo stipendio non è adeguato al costo della vita perché i prezzi aumentano senza nessun controllo e questo governo dice no al Salario minimo e favorisce un ulteriore dilagare della precarietà? Semplice, non lo fai.

Meno giovani e meno istruiti, col risultato che il lavoro che c’è richiede competenze che i nostri ragazzi spesso non hanno e quelli che ce l’hanno preferiscono andarsene all’estero, invece di entrare nel tritacarne degli stipendi da fame e dei lavori a termine che caratterizzano spesso anche il lavoro qualificato.

Uno scenario che dovrebbe preoccupare un governo di qualsiasi colore ma non quello della Meloni che procede invece spedito nella direzione opposta. Immaginate cosa accadrebbe al Sud con l’Autonomia differenziata? Io non oso pensarci.

Sergio D'Angelo
Author: Sergio D'Angelo
Napoletano, tra i massimi esperti di politiche sociali, terzo settore e finanza etica in Italia. A lui si devono numerose battaglie per il lavoro, l’istruzione, le pari opportunità, la sanità, il welfare. Fondatore e presidente del gruppo di imprese sociali Gesco, è stato assessore comunale al welfare e commissario straordinario dell’ABC, azienda speciale per la gestione dell’acqua pubblica del Comune di Napoli. Nell’ottobre 2021 è stato eletto in consiglio comunale come capolista di Napoli Solidale. È giornalista pubblicista e opinionista del Corriere del Mezzogiorno.

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