Giovedì, 02 Maggio 2024

Amor vincit omnia, l’amore vince su tutto per la band siciliana Miqrà

La solitudine come ricchezza, modo per guardarsi dentro e scoprire le proprie debolezze ma anche le proprie risorse: un punto di partenza per nuovi modi di essere al mondo. Questo il senso dell’inno alla vita contenuto nel nuovo disco dei Miqrà che, non a caso, si chiama “Amor vincit omnia”. Appunto, l’amore vince su tutto, vince sul buio e sulle difficoltà che si possono incontrare prima di arrivare alla meta desiderata: così è stato per la band catanese tornata sulla scena, per parlare di speranze e rinascite, dopo una lunga assenza.

Dopo mesi passati in uno piccolo studio ai piedi dell'Etna, il quartetto siciliano, composto da Giovanni Timpanaro (voce), Gaetano Santagati (chiatte e lap steel, anche produttore artistico), Mario Giuffrida (basso) e Alberto Mirabella (batteria), arriva finalmente al secondo disco prodotto da Jonio Culture dal titolo “Amor vincit omnia” uscito lo scorso 6 aprile e anticipato dal singolo "La catastrofe in me".

Un disco da ascoltare da soli per conoscersi e rinascere

La band siciliana sforna un album dalle sonorità indie rock che si compone di 11 tracce (Fuori tempo, Per farti dormire, La catastrofe in me, Un’infinità di meno, Ultimo frammento, Niente, Alice, Giorni invisibili, Ossa, Stranizza d’amuri, Calicanto), per tenere insieme le sue storie, che sono poi anche quelle degli altri, frutto di un percorso musicale singolare e potente.

«Scrivere e registrare questo album è stato un viaggio lungo, cambiando le nostre sonorità così come noi cambiavamo con lo scorrere delle stagioni. Abbiamo fatto i conti con le nostre paure, cercando di renderle umane e provando a conviverci. In ogni brano del disco abbiamo provato a mettere tutto il nostro amore per la musica e per le storie che da sempre proviamo a raccontare», dichiara il frontman, Giovanni Timpanaro.

Per la prima volta in suoi testi sono accompagnati da un lungo intrecciarsi di suoni elettrici, spunti di elettronica e momenti di orchestrazione classica, eppure il gruppo siciliano riesce a restare fedele a se stesso e alla sua impronta alternativa incentrata su loop e suoni acidi che si mescolano al cantautorato.

“Amor vincit omnia” è un disco da ascoltare in solitudine, «magari la sera in macchina quando si torna a casa, ma essere da soli non è una cosa negativa. Può anche essere un modo di avvicinarsi alle proprie debolezze, alle proprie fragilità e imparare a rinascere». Non a caso, il messaggio ultimo dei Miqrà è di speranza: «Questo nostro lavoro parla dell’amore, il sentimento che vince su tutto, anche sulle tenebre. Perciò, alla fine, abbiamo scelto questo titolo».

La band nata dalla scena indipendente siciliana nel 2012

I Miqrà nascono dalla scena musicale indipendente della Sicilia orientale nel 2012. Nell'agosto 2017, dopo lunghe sessioni live, entrano in studio affiancati dalla produzione artistica di Carlo Barbagallo per registrare il loro primo disco “Ultimo piano senza ascensore”, frutto di un lungo percorso le cui radici sono immerse nel mondo del cantautorato ma con riferimenti elettronici pregni di indie rock.

Nel settembre del 2019 partecipano alla sedicesima edizione del Lennon Festival in collaborazione con il cantautore Cyrano: il brano in concorso, dal titolo "Futuro", accoglie i favori della critica vincendo il premio della giuria per il miglior testo ed il premio discografico assegnato dall'etichetta discografica Jonio Culture. Proprio con quest'ultima etichetta iniziano una collaborazione e viene prodotto il singolo "Ti sveglierò in Aprile".

Dopo l’ingresso nella formazione del batterista Alberto Mirabella, nel settembre del 2022, presentano il brano inedito dal titolo “Aretusa” al Festival Nazionale città di Leonforte, vincendo il premio come miglior testo.

I Miqrà entrano quindi in studio per realizzare un nuovo disco, questa volta con la produzione artistica di Gaetano Santagati: “Amor Vincit Omnia” (aprile 2024) ospita molti musicisti, caratteristica che restituisce a questo progetto discografico il senso del lavoro di un “collettivo musicale” più che di band.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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