La musica di strada degli Ars Nova
Partire dalla musica tradizionale partenopea per raggiungere le sonorità di tutto il mondo: questo è uno degli obiettivi della band napoletana Ars Nova.
Composto da sei giovani musicisti, la storia del gruppo inizia nelle strade e nei vicoli del centro storico della città di Napoli. Da piazza del Gesù a via Toledo, passando per via dei Tribunali. Negli anni, infatti, si afferma come uno dei più importanti complessi di strada d’Italia, tanto che nel 2013 e nel 2014 vincono il Busker Festival di Ferrara, rassegna internazionale rivolta agli artisti di strada di tutto il mondo. Ciò che accomuna Carlo Guarino (voce e chitarra), Bruno Belardi (contrabbasso), Marcello Squillante (fisarmonica e voce), Antonino Anastasia (percussioni), Michelangelo Nusco (violino) e Vincenzo Racioppi (charango) è la passione per la musica popolare del sud Italia e per la ricerca, attraverso l’aggiunta di strumenti come il charango, il cajon, il riqq e il tar, dei suoni popolari di tante culture nel mondo. Musiche boliviane, ungheresi, greche, si unisco a quelle calabresi, pugliesi e napoletani in un mix unico che si avvicina al genere folk.
Questa settimana, giovedì 16 giugno, la band sarà protagonista della seconda serata di musica a Il Poggio, polo enogastronomico di via Nuova Poggioreale 160/C, promosso dal gruppo di imprese sociali Gesco. Reduce dal successo della prima serata che ha visto esibirsi il sassofonista Daniele Sepe, la rassegna dal titolo Giugno al Poggio ospiterà la band napoletana che presenterà l’album d’esordio dal titolo Chi fatica se more e famme!, una sintesi di sette anni di attività di musica di strada e di ricerche sonore; una vera e propria rielaborazione di alcuni dei più importanti e famosi brani della tradizione musicale partenopea interpretati come solo gli Ars Nova riescono a fare.
Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, avrà inizio alle ore 21.
© RIPRODUZIONE RISERVATA