Case vuote: il libro di Brenda Navarro
Case vuote è il titolo del libro di Brenda Navarro che verrà presentato mercoledì 11 dicembre alle 18.30 presso la libreria Raffaello (via Michele Kerbaker, 35). Con l’autrice, interverranno le scrittrici Enza Alfano e Carmen Pellegrino.
Brenda Navarro costruisce un romanzo scomodo, che erode ogni ipocrisia e canone sociale su un tema ostaggio spesso di una retorica a buon mercato. Lascia parlare due donne che nella maternità, non desiderata da una parte o inseguita a tutti i costi dall'altra, ci conducono nel mistero più fitto dell'essere donna. Ad ogni pagina allora bisogna ricordarci di riprendere fiato, tornare a respirare anche quando continuare a farlo somiglia molto più a una condanna che a una salvezza.
Il libro
Messico. Un normale pomeriggio al parco, i bambini si rincorrono tra le altalene e lo scivolo, le madri si concedono qualche chiacchiera e li sorvegliano con lo sguardo. In quel parco c'è anche Daniel, c'è un momento prima e quello dopo scompare. A nulla serve urlare il suo nome, interrogare ogni angolo. Daniel è sparito.
Case vuote: Daniel non c’è più, ma è nei soldatini sparpagliati sul pavimento, nel letto sfatto. Daniel continua a essere presente nello scricchiolare delle mattonelle che non accolgono più i suoi passi, in ogni angolo della sua casa vuota dove sua madre non la smette di maledirsi, nonostante la sua nascita non fosse stata mai gradita.
Le protagoniste di questa riuscita prova letteraria di Brenda Navarro non è solo la voce di questa madre, ma sono le voci di due donne che ci parlano di due diversi dolori: la perdita di un figlio non voluto da un lato, dall’altro un estremo tentativo per diventare madre.
La perdita di un figlio non voluto la cui scomparsa tuttavia destabilizzerà la madre: il dolore le farà alzare un muro nei confronti del mondo esterno perché a guidarla sarà la rabbia della perdita, il rifiuto di una possibile felicità degli altri. Dall’altra parte una donna che a tutti i costi ricerca la maternità: e a cosa è disposta una donna che non vuole rinunciare a un figlio o a una figlia? Fin dove può portare questo desiderio? Un fatto è certo: il desiderio o l’ossessione della maternità, sembra raccontare l’autrice, può persino condurre una donna a compiere un gesto estremo, al di là della legalità, oltre l’immaginazione.
L’autrice
Nata nel 1982, ha studiato Sociologia ed Economia Femminista all’Universidad Nacional Autónoma de México. Ha conseguito un Master in Studi di genere all’Università di Barcellona. Nel 2016 ha fondato #EnjambreLiterario, un gruppo di donne che promuove la scrittura al femminile.