“La nostra missione è raccontare storie”
Partito con i gialli e le cene con delitto, il teatro Il Pozzo e il Pendolo oggi racconta storie tratte dai libri più amati. Ce lo racconta la regista Annamaria Russo.
Come nasce Il Pozzo e il Pendolo?
Nasce nel dicembre del 1999 con una vocazione specifica: ricoprire l’area della messa in scena del mistero abbastanza scoperta a Napoli. Dopo qualche anno il progetto si è sdoppiato: abbiamo conservato l’anima gialla soprattutto nella sezione “gioco” mentre per l’area spettacoli, poiché la sezione noir aveva mostrato alcuni limiti, ci siamo rivolti al teatro di parola, condividendo i libri che abbiamo più amato. Abbiamo cinque attori che lavorano da anni con noi e sono i nostri punti saldi, poi in base agli spettacoli ci sono innesti diversi.
Come si può ridurre un libro ad uno spettacolo?
Mediamente un romanzo è 500 pagine, un copione 25. Partiamo da un’operazione apparentemente più semplice: smontiamo il libro e lo ricuciamo secondo i tempi e gli spazi teatrali. Utilizziamo esclusivamente le parole dell’autore per scrivere un’altra storia fatta di gesti e movimenti di scena. E’ un lavoro lungo e complicato che presume impegno e responsabilità nei confronti dell’autore e degli spettatori. L’operazione è riuscita quando il pubblico dei lettori ritrova a teatro le atmosfere e le sensazioni che ha provato leggendo il libro.
Avete messo in scena anche alcune opere di Maurizio de Giovanni, come avete fatto a non deludere le aspettative dei lettori di un autore tanto amato?
Abbiamo rappresentato il primo romanzo “Il senso del dolore” e l’ultimo, “Il giorno dei morti” della serie “Ricciardi” utilizzando un escamotage. Abbiamo immaginato di mettere in scena l’autore e i personaggi che si materializzano quando prendono vita nella mente dello scrittore. Nel primo caso c’era un solo attore e le voci dei personaggi registrate, nel secondo abbiamo inserito la compagna dell’autore che partecipa al processo creativo e il bambino del romanzo. De Giovanni ha avuto la generosità di lasciarci liberi di reinterpretare il testo e la nostra più grande soddisfazione è stata vederlo uscire dalla sala con gli occhi lucidi.
Un altro autore napoletano riletto sulla scena è Erri de Luca…
Si, abbiamo già messo in scena “Tu, mio” e ora stiamo proponendo “Montedidio”, nato come studio per la rassegna estiva dell’Orto Botanico è poi diventato uno spettacolo vero e proprio. Proponiamo le ultime repliche il 5 e 6 aprile.
Come si distingue la sezione giochi dagli spettacoli?
Rientra nei giochi spettacolo tutto ciò che richiede improvvisazione e interazione. I nostri cavalli di battaglia sono le cene con delitto e la crociera con delitto. Le cene si tengono 2 volte al mese, mentre i più elaborati “murder party” durano un intero week end. Sia nei week end che nella crociera gli spettatori diventano anche essi personaggi accanto agli attori e si crea una realtà parallela, il gioco è molto più coinvolgente e interessante. La prossima crociera con delitto verso Barcellona si terrà dal sabato al lunedì di Pasqua.
Tra poco riprenderà anche la rassegna dell’Orto Botanico. Un’opportunità per compagnie e attori?
Gestiamo la rassegna teatrale dell’Orto Botanico che si svolge dal 29 giugno a inizio agosto, con una coda di due settimane a inizio settembre, con il patrocinio gratuito del Comune di Napoli. Le nostre produzioni sono insufficienti per coprire un periodo così ampio così tra fine aprile e inizio maggio teniamo le audizioni per singoli attori e compagnie. Gli spettacoli che proponiamo non devono durare meno di 1 ora e alla compagnia che ci propone il progetto va il 70% del ricavato mentre il 30% resta a noi per le spese di gestione.
Il Pozzo e il Pendolo, in piazza San Domenico Maggiore, 3
Info: tel. telefono: 081 5422088, cellulare: 347 4287910, email: info@ilpozzoeilpendolo.it