«Il lavoro non si tocca». Lo hanno ripetuto a gran voce gli operatori sociali e sanitari che questa mattina, giovedì 8 agosto, hanno manifestato contro i licenziamenti davanti a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.
Primo Piano
La violenza maschile contro le donne, purtroppo, non va in vacanza. Mai. Ma a restare operativi ad agosto sono anche i Centri antiviolenza (Cav) presenti a Napoli.
Temperature in aumento e caldo che sembra non lasciare un attimo di tregua durante la giornata. Per le prossime settimane è importante prestare attenzione alle ondate di calore che possono essere pericolose soprattutto per le persone più fragili.
Un semplice gesto da compiere prima di partire, per prendersi cura degli altri e di se stessi: donare il sangue può contribuire a salvare vite umane e a tenere sotto controllo la nostra salute. Ecco perché bisogna farlo tutto l’anno, soprattutto in estate, quando il numero dei donatori tende a diminuire
Chi può donare: i requisiti
Età: 18-60 anni (per candidarsi a diventare donatori)
Chiunque desideri donare il sangue per la prima volta dopo i 60 anni può essere accettato a discrezione del medico responsabile della selezione. È possibile continuare a donare fino al compimento del 65esimo anno d’età e fino al 70esimo anno previa valutazione del proprio stato di salute.
Peso: Non inferiore ai 50 chili - Stato di salute buono
Stile di vita
Nessun comportamento a rischio che possa compromettere la nostra salute e quella di chi riceve il nostro sangue.
L’idoneità alla donazione del sangue viene stabilita da un medico mediante un colloquio, una valutazione clinica e una serie di esami di laboratorio previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente.
L’elenco completo dei requisiti fisici del donatore è contenuto nell’allegato IV del Decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
Ecco alcuni dei centri trasfusionali in Campania:
- Ospedale Cardarelli
Dove Unità operativa complessa di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale - Padiglione E (piano terra)
Quando Dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 12
Contatti 081/7472489 – 331/6702222
- Azienda Ospedaliera Universiaria Federico II di Napoli
Dove UOC di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale - Via Pansini 5 Napoli – Edificio 9/D – Piano terra, nei pressi del Pronto Soccorso Ostetrico)
Quando dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30
Contatti 081 7464544
- Azienda Universitaria Policlinico
Dove Centro trasfusionale Piazza Miraglia 1 - Napoli
Quando dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13
Contatti 081 5665064
- Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon
Dove Centro trasfusionale dell’Ospedale Pausilipon (secondo piano) - Via Posillipo 226, Napoli
Quando dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 11.30
Contatti Occorre prenotare al 391 3207599 (il numero è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14)
- Istituto Nazionale Tumori di Napoli “Fondazione Pascale”
Dove Servizio di Medicina Trasfusionale (piano terra dell’Edificio Degenze), via M. Semmola Cappella Cangiani – Napoli
Quando dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 11.30
Contatti 081 5903425 - 081 5903428
- Ospedale San Paolo
Dove Centro Trasfusionale (piano terra) – Via Terracina 219 – Napoli
Quando dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12
Contatti 081 2547872 - 081 2547873
- Azienda Ospedaliera dei Colli
Dove Reparto Centro di medicina trasfusionale dell'Ospedale Monaldi – Via Leonardo Bianchi - Napoli
Quando dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 13
Contatti 081 7062374 – 081 7062207 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Ospedale San Leonardo
Dove U.O.C. di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (Simt) – Viale Europa (accesso diretto dall’ingresso principale del Presidio piano terra) – Castellammare di Stabia (Napoli)
Quando dal lunedì al sabato dalle 8 alle 11.30
Contatti 0818729418 – 081 8729419
- Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Dove Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (Piano zero – Settore B) – Contrada Amoretta – Avellino
Quando dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30
Contatti 0825 203140 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Azienda ospedaliera “G. Rummo”
Dove Immunoematologia e Medicina - Via dell'Angelo 1 - Benevento
Quando dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30
Contatti 0824 57328 Si può prenotare telefonando dalle 8.30 alle 13
- Azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano
Dove UOC Immunoematologia e Centro trasfusionale Edificio N Piano 1 – via Palasciano – Caserta
Quando Lunedì-Martedì-Giovedì dalle 8.30 alle 13 – Mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12
Contatti 0823 232602 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Presidio Ospedaliero S.G.Moscati
Dove Servizio Trasfusionale di Aversa presso l’Ospedale “S. G. Moscati” - via Gramsci 1
Quando dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 10.30 e il sabato dalle 8.30 alle 12.30
Contatti 081 5001634
- Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona
Dove Centro trasfusionale dell’Ospedale - via San Leonardo – Salerno
Quando dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12
Contatti 089 671111
- P.O. Umberto I
Dove U.O.C. Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (presso l'ambulatorio del SIT piano terra) - via E. De Nicola 1 – Nocera Inferiore (Salerno)
Quando dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13.30
Contatti 081 9213858
- Ospedale San Luca
Dove Centro trasfusionale dell’Ospedale - via Cammarota – Vallo della Lucania (Salerno)
Quando dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 13
Contatti 0974 711258
Secondo l’Associazione Transessuale Napoli (ATN), la polemica sulla pugile algerina Imane Khelif, che dovrà affrontare oggi alle Olimpiadi di Parigi l’azzurra Angela Carini di origini napoletane, è frutto di ignoranza e mistificazione.
Imane Khelif è stata erroneamente definita “trans”, ma non sta affrontando un percorso di transizione da uomo a donna, ha semplicemente un corpo femminile che devia dalla norma.
“L’atleta è una donna, per quanto non rientri nei canoni classici della destra che adesso l’accusa di essere avvantaggiata nella gara contro l'italiana semplicemente perché i suoi livelli di testosterone sono risultati dal test simili a quelli di un uomo. Il problema è che questo governo non riconosce le diversità: Roccella a Salvini, che l’hanno attaccata duramente, forse non si sono informati come avrebbero dovuto, dall’alto della loro competenza e professionalità di ministri”.
A spiegarlo è l’avvocata Ileana Capurro, presidente dell’ATN, da sempre impegnata nella tutela delle persone trans e per il riconoscimento delle diversità.
“Sarà un caso, ma nel 2020 la campionessa di boxe algerina, che gareggia da oltre 8 anni, ha partecipato a Tokyo senza alcun problema – argomenta ancora Ileana Capurro – Perché, ora, nel 2024 monta questa sterile polemica? È chiaramente una mistificazione, frutto del clima politico che stiamo vivendo”.
A difendere Imane Khelif si è addirittura mobilitato il governo dell’Algeria, costretto a tirare fuori foto della atleta da piccola, per dimostrare, appunto che, al di la delle sue presunte sembianze mascoline, è nata donna.
“Potrebbe avere problemi ormonali e, perciò, avere dosi di testosterone più alte, o potrebbe essere intersex, ci sono persone che nascono proprio con caratteristiche maschili e femminili insieme. Ma saranno fatti suoi? – sottolinea l’avvocata - La verità è che, secondo i ministri di questo Governo, che dovrebbe lavorare per la tutela delle minoranze, tutto deve rientrare in canoni standard. Ma non tutti i corpi sono uguali e non tutti produciamo gli stessi ormoni, bisogna accettare le diversità e lavorare per creare percorsi di regolamentazione. Ma ovviamente, piuttosto che andare lì ad approfondire e spiegare, si preferisce alzare il polverone e generare confusione nella pubblica opinione”.
Sgombrato il campo da queste polemiche sterili e da ogni equivoco, resta da capire però quale sia la situazione reale delle persone trans che gareggiano a livello agonistico e, più in generale, del loro accesso al mondo dello sport.
“La verità è che le persone transgender hanno molte difficoltà ad accedere allo sport: primo, perché il percorso di transizione, a differenza di quello che si possa pensare, in genere, indebolisce; secondo, perché si ha paura di non essere accolte. Le trans spesso, ad esempio, fanno fatica anche ad iscriversi in palestra. Solo raramente si incontrano società sportive realmente inclusive”, spiega Ileana Capurro. Che prosegue: “Eppure la soluzione ci sarebbe: introdurre nei protocolli il test per il controllo del livello testosteronico e ormonale, proprio come quello praticato a Imane Khelif”.
I pregiudizi, insomma, sono molto più diffusi e radicati di quanto possiamo credere, anche nello sport. Intanto, aspettiamo di vedere il macht tra Imane Khelif e Angela Carini.
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