L’Accademia di Belle Arti apre le porte alla città con Design Beyond Design
Con i suoi due corsi di Design della comunicazione e di Fashion Design, la a Scuola di Progettazione artistica per l’impresa dell’Accademia di Belle arti di Napoli, ha aperto le stanze dei suoi laboratori creativi nella sede di FoQus. E lo ha fatto con “Design Beyond Design”, per raccontare e per raccontarsi, durante una giornata ricca di mostre, eventi, sfilate e live drawing.
Per l’intera giornata di venerdì 10 giugno, in mostra una selezione di progetti realizzati dagli studenti nel corso di due anni difficili, segnati dalla pandemia da Covid-19 ma caratterizzati anche dall’impegno collettivo per far continuare a vivere, prima a distanza e ora nuovamente in presenza a FoQus, quell’idea di Scuola innovativa alla base di un percorso fatto di storie, domande, ricerca, confronto, aspirazioni. Un percorso che trova la propria forza all’interno di una comunità di docenti e studenti capace di dialogare, di interrogarsi, di proporre, di costruire e di progettare per sé ma anche e soprattutto per gli altri.
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«Progettare l’oltre – dice Enrica D’Aguanno, coordinatrice della Scuola di Progettazione artistica per l’impresa dell’Accademia di Belle arti di Napoli – significa riuscire a vedere cose che ancora non sono visibili e costruire strade praticabili per raggiungerle. Perché un buon progetto non è solo una buona idea, ma la capacità di dare forma alla propria immaginazione consentendole di diventare componente concreta del mondo. È questa la visione del design della scuola di Progettazione artistica per l’impresa dell’Accademia di Belle arti di Napoli, dove le culture e le persone si incontrano e lavorano insieme quotidianamente, per trasformare l’impensabile in non ancora pensato e l’impossibile in non ancora praticato».
Ad aprire l’evento, i saluti istituzionali dei vertici dell’Accademia di Belle arti, la presidente Rosita Marchese e il direttore Renato Lori, assieme alla coordinatrice della Scuola di Progettazione artistica per l’impresa, Enrica D’Aguanno. Subito dopo è stato presentato il libro “Digital couture. Trend digitali nella moda contemporanea”, curato da Mariangela Salvati e pubblicato dalla casa editrice artem.
Le mostre visitabili a FoQus propongono temi connessi al concetto di “design oltre il design”, tra comunicazione e fashion, spaziando dal design dell’accessorio alle nuove frontiere della moda al tempo dei metaversi, dal Complexity Design al manifesto cinematografico, indagando lo scarabocchio come inizio del percorso dal segno al progetto, in uno stimolante incontro tra il design e gli spazi espositivi. Inoltre, esperienze sensoriali al ritmo delle parole, contaminazioni tra scritture e immagini, il fumetto come linguaggio e arte, la ridefinizione dei confini e delle narrazioni e tanto altro ancora.
Le esposizioni di “Design Beyond Design”
Accessorable, a cura di Giulia Scalera;
Blanc/sur/Blanc. Paradiso bianco, a cura di Federica Bombaci e Angelina Terzo;
Complexity Design, a cura di Ornella Formati;
Comunicare il film. La fabbrica del manifesto cinematografico, a cura di Diego Del Pozzo;
Dal segno al progetto. Dallo scarabocchio alla narrazione per immagini, a cura di Daniela Pergreffi;
Design meets Space, a cura di Massimo Colombo;
Digital couture, a cura di Mariangela Salvati, Natascia Rezzuti, Giulia Scalera
Dynamic Lettering. Esperienze sensoriali nel ritmo delle parole, a cura di Enrica D’Aguanno;
Emaki. Contaminazioni tra scritture e immagini, a cura di Ivana Gaeta;
F x F. Fumetti per FoQus, a cura di Ernesto Pugliese;
Femminile palestinese. Ridisegnare i confini e le narrazioni, a cura di Enrica D’Aguanno e Pino Grimaldi;
Fili di storie in libertà. Ibridazioni, intrecci, tessiture, a cura di Mariangela Salvati e Natascia Rezzuti. Con Erminia Mitrano.
Hyper Views. Textures & Frames, a cura di Nadia Bronzuto;
Light Factories, a cura di Massimo Colombo;
Mechanics/Dynamics/Aesthetics. Orizzonti dell’immaginazione post-tecnologica, a cura di Pako Massimo;
No War. Prima la pace, sempre, a cura di Ivana Gaeta;
Noi a FoQus. Immagini quotidiane di comunità, a cura di Mario Laporta;
Pianura. Spazi non periferici di esistenza, a cura di Oreste Lanzetta;
Strappiamo le etichette, a cura di Oreste Lanzetta;
Poetiche visioni. Sperimentazioni letterarie in versi e voci, a cura di Gabriella Grizzuti
Public Engagement. Nuove strategie del design per la società contemporanea, a cura di Enrica D’Aguanno;
Sete di libertà, a cura di Maddalena Marciano e Ivana Gaeta;
Shapes, a cura di Marcello Pisani;
Tesseract. Oltre la forma del libro, a cura di Enrica D’Aguanno, Gabriella Grizzuti e Daniela Pergreffi;
Texting. La forma delle lettere, a cura di Gabriella Grizzuti;
The Dreaming Room, a cura di Francesca Biral;
Unhabitus. Formazioni rigenerative, a cura di Maddalena Marciano e Ivana Gaeta.