La solidarietà ricevuta dal Poggio dopo aver annunciato pubblicamente il rischio chiusura per il caro energia è stata enorme. Ci avete scritto, chiamato, contatto in tantissimi, offrendoci anche una mano economicamente. Voglio davvero ringraziarvi tutti perché la vostra vicinanza testimonia la bontà del nostro progetto, ma non è di una raccolta fondi che stiamo parlando. La questione va risolta in maniera strutturale perché non si potrebbe certo andare avanti a colpi di solidarietà, che resta un bene troppo prezioso perché lo si inflazioni.
Editoriale
Non voglio proprio entrare nella questione dell’inasprimento delle pene per i minori, è un argomento che diventa intoccabile quando si verificano tragedie come l’omicidio di Giovanbattista Cutolo. È umano e comprensibile invocare il pugno di ferro perché ci sembra una risposta efficace. Buttare la chiave, come si dice convinti di aver trovato la soluzione in grado di cancellare la criminalità giovanile.
Il Poggio è a rischio chiusura. Un punto di riferimento per un territorio difficile, che dà lavoro a 27 ragazze e ragazzi che confidavano di aver trovato un lavoro stabile, rischia seriamente di chiudere per il caro energia.
La ministra del Lavoro Calderone ieri ha detto a proposito della cancellazione del Reddito di cittadinanza che molti sbagliano a parlare di bomba sociale perché la situazione è assolutamente gestibile.
Dopo la manifestazione contro la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, la prima in Italia, per 169 mila percettori che si è svolta ieri a Napoli davanti alla sede dell’Inps, si ritorna in piazza.