Venerdì, 03 Maggio 2024

Forcella, aiutateci a salvare la Casa di Vetro

Un punto di riferimento per le famiglie del territorio, un presidio sociale e culturale per il quartiere, un baluardo di legalità su un territorio difficile come Forcella. La Casa di Vetro, luogo di aggregazione aperto nel 2019 dall’associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi all’interno di una ex vetreria, ogni anno accoglie 120 ragazzini, supportandoli in varie attività, dal doposcuola a quelle ludiche.

Ora questa preziosa risorsa del territorio rischia di chiudere a causa della mancanza di fondi. Dopo che i finanziamenti, procurati dall’associazione Altra Napoli ed erogati dalla Fondazione Con i Bambini con la Fondazione Peppino Vismara, sono finiti, la onlus Amici di Carlo Fulvio Velardi è in serie difficoltà e fa appello alla città, affinché si riesca a far sopravvivere questo bene comune.

L'Associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi 

In realtà, l’associazione dedicata alla memoria di Carlo Velardi – il ragazzo di 15 anni morto nel 2011 a Punta Licosa a causa di una staccionata malfunzionante, su cui è ancora in corso l’inchiesta giudiziaria – era nata nel quartiere nel 2012, avendo il suo punto di riferimento nella scuola Ristori.

«Operiamo a Forcella da dodici anni e, dalla fine del 2019, svolgiamo le nostre attività nella Casa di Vetro - spiega il presidente, Roberto Velardi - Qui accoglie ogni pomeriggio bambini e ragazzi, dalle elementari alle superiori, offrendo supporto allo studio scolastico e attività ludico-sportive. Oltre a numerosi volontari, giovani e meno giovani, si è avvalsa del lavoro retribuito di sette dipendenti, metà dei quali residenti nel quartiere. Dallo scorso mese di ottobre siamo stati però costretti a licenziare il personale remunerato, perché sono venuti meno i fondi che finora hanno finanziato le attività. Attualmente gli operatori licenziati stanno proseguendo il loro lavoro come volontari, ma questa situazione non potrà protrarsi a lungo, e si corre il rischio di abbandonare alla strada i circa 120 bambini e ragazzi che ogni anno frequentano la Casa di Vetro».

L’appello: aiutateci a salvare la Casa di Vetro

La situazione era già critica, quindi, ma ora rischia di precipitare. Da qui l’appello dell’associazione per chiedere aiuto a tutti, privati ed enti pubblici, e trovare i finanziamenti necessari a far proseguire le attività della Casa di Vetro.

La struttura - che ha diversi locali posti su 2 piani per un totale di circa 600 metri quadri in via delle Zite - ha costi di gestione annuali che si aggirano intorno ai 100mila euro. «Facciamo appello alla solidarietà di tutti gli amici, vecchi e nuovi – spiega Roberto Velardi – È ovvio che non è facile arrivare a questa cifra, ma crediamo che, anche con piccole donazioni, si possa fare la differenza e riuscire nell’impresa di salvare un presidio importante in una delle zone di Napoli dove è più forte la povertà educativa».

All’appello hanno già risposto la Fondazione Banco Napoli e il Duomo di Napoli, con la cappella del Museo di San Gennaro, che devolverà parte del ricavato degli eventi natalizi a pagamento in programma in città proprio alle attività dell’associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi.

Per sapere come si può contribuire e per tutte le altre informazioni visita il sito

 

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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