Napoli capitale dei diritti umani, Napoli stretta da un filo rosso ai paesi che vivono l’orrore della guerra, Napoli che guarda ai bambini. In questo contesto si inserisce il Festival dei Diritti Umani, l’ormai consueto appuntamento organizzato a Napoli dall’associazione Cinema e Diritti, giunto quest’anno alla sua quindicesima edizione. Focus speciale sui bambini, l’iniziativa napoletana per l’edizione 2023 porta infatti il titolo di “Dirittiminori. I bambini alla guerra”.
Primo Piano
Giù le mani dai presidi culturali! Il Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo denuncia di essere sotto attacco. “Per la seconda volta in meno di un mese, abbiamo trovato un catenaccio a impedirci l’accesso all’auditorium Nosengo di Soccavo (ignoti gli autori), uno spazio dove da quasi cinque anni svolgiamo attività socioculturali gratuite per il quartiere”, scrive in una nota diffusa su Fb il Comitato.
Cinque giovani disagiati, tra italiani e stranieri, che stavano per perdere la mano sono stati seguiti e hanno riacquistato la funzionalità dell’arto grazie a speciali protesi impiantate da una équipe di esperti. Succede a Napoli, dove da due anni, all’interno dell’ospedale dei Pellegrini e in accordo con la direzione dell’Asl Napoli 1 Centro, è nato un ambulatorio specializzato in protesi delle mani per iniziativa del chirurgo Leopoldo Caruso, che, insieme all’ingegnere aereospaziale Ciminello, ha brevettato a livello europeo una protesi funzionale per le amputazioni di pollice.
Una battaglia cominciata ormai oltre un anno fa e andata avanti a colpi di firme. Al centro del contendere il diritto alla salute e alla cura dei malati affetti da gravi patologie disabilitanti, per i quali, al momento attuale, manca in regione Campania una normativa precisa che ne assicuri una presa in carico e una assistenza totali.
Trecentododici storie di riscatto, trecentododici firme simbolo di rinascita. Sono quelle degli operai della ex Whirlpool di Napoli che, con la penna tra le mani, hanno finalmente messo nero su bianco il loro futuro. Un contratto di assunzione con la Italian Green Factory del Gruppo Tea Tek, azienda specializzata nel settore delle energie rinnovabili, alle stesse condizioni economiche di quello sottoscritto con la multinazionale che nello stabilimento di via Argine produceva elettrodomestici.
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