Martedì, 23 Aprile 2024

Un Posto Al Sole contro la violenza ricordando Susanna

Un Posto Al Sole è da sempre vicino alle donne e alla causa del contrasto alla violenza di genere in ogni sua forma: basti pensare a tutte le storie che hanno affrontato questa delicata tematica, attraverso la maggior parte dei personaggi femminili che si sono avvicendati nel corso di questi anni nel cast, da Angela (Claudia Ruffo) fino ad arrivare, a Marina (Nina Soldano), oggi vittima di sevizie e violenza psicologica.

Nella Giornata internazionale contro la violenza di genere, il 25 novembre, anche Un Posto Al Sole vuole ricordare le donne vittime di femminicidio nella memoria di Susanna (Agnese Lorenzini), morta in una sparatoria per mano del camorrista Lello Valsano. Nella puntata di venerdì, in particolare, si parlerà del processo al boss, nel cui mirino, ricordiamolo, c’era in origine Viola (Ilenia Lazzarin), moglie del magistrato Nicotera, ma per errore viene colpita e morirà poco dopo in ospedale Susanna che si trovava lì per caso.

Lello Valsano, affiliato di camorra, per farla franca e scampare alla condanna, finge di essere pazzo. La vicenda sarà affrontata e portata in scena nella puntata di venerdì 25 novembre attraverso l’intervista a uno psichiatra che interviene nella trasmissione radiofonica di Michele Saviani (Alberto Rossi). Si tratta di Corrado De Rosa che, in pratica interpreta se stesso, e viene interpellato dal suo interlocutore proprio sulla materia di cui si occupa da anni: l’uso della follia nei processi di mafia e terrorismo.

“Mi avevano  chiesto una consulenza per dare verosimiglianza al personaggio di Lello Valsano, come finto matto – spiega lo psichiatra salernitano – La follia, infatti, può essere utilizzata come strumento per ottenere benefici di giustizia. I boss possono permettersi difese giudiziarie più costose e consulenti molto bravi, in questo modo la malattia mentale può diventare una vera e propria strategia difensiva, a scapito dello Stato e della giustizia”.

Del resto, De Rosa sull’argomento ha scritto tanto: ricordiamo solo alcuni titoli, I medici della camorra (Castelvecchi, 2011), Mafia da legare e La mente nera (Sperling & Kupfer, 2013 e 2014), Nella mente di un jihadista (I Corsivi del Corriere della Sera, 2016), Italian Psycho (Minimium Fax, 2021).

Un Posto Al Sole contro la violenza di genere ricordando Susanna 1

Lo psichiatra risponderà alle curiosità del giornalista di Un Posto Al Sole sulle ragioni e le modalità con cui i boss si fingono pazzi. “Non è solo una questione di corruzione, ma anche di competenze e di formazione specifica in questo campo; si tratta di uno dei tanti meccanismi di sfruttamento dei professionisti, l’obiettivo dei mafiosi è l’impunità, il proscioglimento o la riduzione della pena – ci spiega Corrado De Rosa – E ci sono molti esempi nel nostro Paese di finti pazzi che ce l’hanno fatta, da Raffaele Cutolo a Michele Senese di Mafia Capitale, passando per i principali esponenti della Banda della Magliana. Del resto, negli anni ‘70 e ‘80 all’interno degli Ospedali psichiatrici giudiziari i mafiosi continuavano a fare affari e intrecciare relazioni”.

La storia italiana dimostra come questa strategia sia vincente o più precisamente, come dice Corrado De Rosa “come sia in realtà possibile perforare la macchina giudiziaria. I medici corrotti che fanno perizie false sono un po’ come gli architetti che progettano i bunker dei boss. La mafia riesce a predare sempre più i circuiti legali”.

Ma come si contrasta questo fenomeno dilagante? “Anzitutto, i giudici devono prestare molta attenzione alle perizie psichiatriche. È necessario che chi fa questo lavoro abbia una formazione specifica; lo Stato deve incaricare professionisti preparati”.

Queste le parole dello psichiatra che farà la sua prima apparizione televisiva come attore nella puntata di venerdì 25 novembre di Un Posto Al Sole, esperienza che commenta così: “Ho trascorso un paio d’ore con persone gentili che mi hanno messo assolutamente a mio agio. Una cosa divertente che non mi sarei mai aspettato di fare!”.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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