Venerdì, 19 Aprile 2024

Totò Poetry Culture apre la rassegna Social Xmas a Poggioreale

Sarà la musica ad aprire Social Xmas a Poggioreale, la kermesse di eventi che si terrà dal 9 al 30 dicembre 2022 a Poggioreale presso il ristorante Il Poggio (via Poggioreale 160/c, Napoli), organizzata dal gruppo di imprese sociali Gesco con la cooperativa sociale NClick all’interno del cartellone “Altri Natali 2022” del Comune di Napoli.

Venerdì 9 dicembre alle 19.30 si parte con la performance di musica e poesie curata da Gianni Valentino e Lello Tramma: Totò Poetry Culture, una avventura che celebra, al 70° anniversario di Malafemmena, la produzione poetica di Antonio de Curtis.

Più noto con lo pseudonimo Totò, all’anagrafe imperiale col titolo di Principe di Bisanzio, de Curtis è stato autore di decine di componimenti: amorosi, familiari, sociali. E di alcune memorabili canzoni. In occasione della cruciale ricorrenza nasce l’omonimo duo Totò Poetry Culture che include il poeta/performer/autore Gianni Valentino e il musicista/producer/cantautore Lello Tramma (già fondatore e leader della band Palkoscenico).

Insieme, il duo ha riesumato lo scheletro delle poesie di Totò e ha elaborato in una formula contemporanea le sillabe e il ritmo, alternando suoni di oud, saz, pianoforte, chitarre, Moog, tuba, theremin, Jen, batteria, basso, tromba, ciaramella, violoncello con manipolazioni elettroniche, sample, app digitali. Esaltando le reciproche passioni per Massive Attack, Kraftwerk, Depeche Mode, Rӧyksopp, Angelo Badalamenti, Underworld, Thievery Corporation, Buckshot Lefonque, Nusrat Fateh Ali Khan, Jam & Spoon, Jaydee, I.S.A.N., Pink Floyd e Beatles.

La maschera di Totò al cinema e a teatro ha – spesso e involontariamente – allontanato gli appassionati, anche i più devoti, dai versi intensi che ha scritto in autonomia creativa – anche durante la fase di cecità improvvisa, adoperando un magnetofono Geloso – e che, solo più tardi, sono stati compresi nello spirito e nella profondità sentimentale. C’è un senso ritmico e musicale innato e intatto – pur essendo egli analfabeta di pentagramma – nel genio napoletano e il progetto poetico-musicale Totò Poetry Culture ne rigenera le fonti e lascia che queste risorgano.

Nel ricordo di quello che è un monumento in versi all’amore santo e maledetto: Malafemmena.

A quell’ambivalente sentimento, radioso e disperante, salvifico e letale, psicotico e inebriante, Antonio Focas Flavio Angelo Ducas Comneno de Curtis ha intitolato versi e assonanze di grazia cristallina. Nel suo fare introspettivo e fisico, il poeta-principe ha rintracciato una luna con cui ancora si illuminano sensazioni private, intimità, fatti biografici, penitenze. Tra i titoli da lui composti, riportati ora alla luce su soundscape elettronici, Voglio bene ê femmene, Si fosse n’auciello, Core analfabeta, Ammore perduto, ’E pezzienti, ‘A cchiù sincera, La preghiera del clown, Che me manca, ‘A ‘nnammurata mia. E lei: Malafemmena. Il testamento dell’attore-marionetta scomparso nel 1967.

Da quel documento, da quel foglio autografo del 1951 dedicato a Mizuzzina, alias la moglie Diana Bandini Rogliani, il duo che include il poeta/performer Gianni Valentino e il producer/musicista Lello Tramma riparte per trasportare le pagine di Totò in un segmento futuribile e digitale. Che non rinuncia a nessun segmento analogico. È così che i suoni ambient, dub, downtempo, chill, deep house, folk convivono con le parole antiche del principe della risata e del corteggiamento. Fin qui, sulle piattaforme di streaming e su YouTube, sono state divulgate sette tracce. Due i brani incisi nel vinile omonimo Totò Poetry Culture: Malafemmena e Mizuzzina. Una produzione su 45 giri di grande formato in tiratura limitata di sole 100 copie. Per collezionisti e appassionati.  

La performance

Il duo propone un live di circa 70 minuti con interludi narrativi in cui emerge la relazione fra Totò e Federico Fellini, Totò e Lucio Dalla, Totò e Pier Paolo Pasolini, nonché pagine di diario intimo del Principe, in cui la platea potrà ascoltare quali sembianze ha assunto la sperimentazione elettronico-letteraria per comprendere genesi, ricerca e processo creativo di questa idea, fino all’evoluzione in palcoscenico, illustrando come un patrimonio storico possa tornare a pulsare grazie alle nuove app digitali per creare musica e al desiderio di non dimenticare uno degli artisti più magnetici che la cultura napoletana abbia espresso nel Novecento e oltre.

I versi da cui sorgono le tracce del progetto in duo Totò Poetry Culture sono stati raccolti nel libro Antonio de Curtis Il principe poeta a cura di Elena Anticoli de Curtis e Virginia Falconetti (Colonnese editore).

“Poesia e musica elettronica trovano la loro simbiosi”, racconta Gianni Valentino, ideatore del progetto e voce recitante/performer per Totò Poetry Culture. “Lo spoken word e il groove sonoro sono stati creati all’unisono. Non si trattava di comporre le musiche e, dopo, in maniera passiva, interpretare i versi come fosse una canzone. Né viceversa. Abbiamo lavorato esotericamente in studio e anche distanti, nelle rispettive abitazioni. Senza sosta. Rapiti da questa voragine poetica, scambiandoci quintali di musica e trovando le soluzioni più sensate e equilibrate che una avventura del genere possa esigere. In un frangente di tenebre umane, sociali, spirituali e creative, innescate specialmente dal secondo lockdown Covid, l’arrivo di questa idea è stata una luce miracolosa per rialzarmi”.

Dal canto suo, Lello Tramma sostiene: “Dopo venti anni di produzioni, album, concerti, collaborazioni con artisti italiani e internazionali, sono felice di aver partecipato finalmente a un progetto nel quale non ricopro il ruolo del leader in primo piano. Mi fa sentire più rilassato e pure più responsabile perché sono cresciuto musicalmente e sono più consapevole. Talvolta è piacevole restare leggermente dietro le quinte. Sempre a suonare”.

INGRESSO GRATUITO con prenotazione obbligatoria all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Gli artisti

Lello Tramma è musicista, cantautore, producer, compositore, ricercatore. 

Chitarrista classico, già dall’infanzia, e successivamente studioso di chitarra jazz e chitarra moderna nel segmento della scuola napoletana. Infine sperimentatore dell’universo rock e elettronico. A 20 anni, nell’hinterland napoletano, fonda i Palkoscenico, band elettro-dub-rock. Ne diventa il frontman nonché autore dei testi e con il gruppo realizza quattro album – “Palkoscenico; “Sguardo attento”; “Press Loud” e “Rockmatik” – in collaborazione con Madaski, Dean Bowman (Screaming Headless Torsos, John Scofield, Lester Bowie, Don Byron), Shaone, Zion Train. Nei tour nazionali e internazionali che seguono, condivide il palco e i festival con Khaled, Roy Paci, Africa Unite, Francesco De Gregori, Elio e le storie tese, Caparezza, Linea 77, Enzo Avitabile, Motel Connection, Max Gazzè. Già operaio in una fabbrica di tessuti e abiti femminili, quindi laureato in Sociologia all’università Federico II di Napoli con una tesi a indirizzo antropologico che gli ha permesso di esplorare molteplici ricerche di carattere etno-musicologico: dalle origini agli sviluppi culturali dei linguaggi musicali, sia tradizionali sia moderni. Ha realizzato colonne sonore per cortometraggi e per spettacoli teatrali. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo album solista, “Faccio un giro in tram”, collage di racconti autobiografici che mescolano suoni acustici e sintetici. Ha due figlie: Giovanna e Raffaella.

Gianni Valentino è poeta-performer, autore-scrittore, consulente musicale per cinema e tv, p.r. manager.

Ha pubblicato la raccolta di poemetti “Le piume degli angeli scemi” (2015) e l’inchiesta-reportage “io non sono LIBERATO” (2018). Ha ideato/diretto il progetto “Senso VIVIANI”. Ha realizzato documentari musicali – “Gli Squallor” (regia di Michele Rossi e Carla Rinaldi) e “Neapolis Rock Festival: decennale” (co-regia con Francesco Lucca) – e la rassegna “Video_Sens_Action!” (ospiti Julien Temple, Jovanotti, Uwe Flade). Ha composto la lettera “Figlia” per il progetto espositivo multimediale “Le stanze” di Other Size Gallery di Milano. È stato ritratto dal foto/graffitista JR per l’installazione “The Chronicles of New York City” al Brooklyn Museum. Ha realizzato performance poetiche a Barcellona e a New York. Con il set “Rapsodie electrofisiche” si è esibito al “Pomigliano Jazz Festival” in quartetto con Marco Messina, Sacha Ricci e Loredana Antonelli quale open act per Matthew Herbert. Ha ideato “Ouverture Oum” al Museo Madre di Napoli in omaggio alla video-artist iraniana Shirin Neshat e alla cantante egiziana Oum Kulthum in trio con Raiz e Paolo Polcari. Ha scritto-interpretato il concerto recitato “E per loro – Suite per schiavottelli e violoncello” con il musicista Davide Maria Viola e ha ideato/messo in scena la performance “l’Arancia” ispirata al “Diario dal carcere” del pittore Egon Schiele con il dj Chemical Mamo. Infine è stato diretto da Edoardo De Angelis nell’episodio “Magnifico Shock” del film corale “Vieni a vivere a Napoli”.

Giovanni Salzano
Author: Giovanni Salzano
Esperto di social media management, cura la rubrica di opinione Società.

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