Domenica, 28 Aprile 2024

Musica e psicoterapia nel libro di Giuseppe Ruggiero

“Un libro sull’estetica della cura, che prova a ridisegnare la geometria della relazione terapeutica, attingendo al patrimonio artistico e in particolare a quello delle arti performative”.

Venerdì 24 marzo, in occasione del congresso per il ventennale dell’IMePS (IMePS - Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica), in programma alla Stazione Marittima di Napoli dalle ore 9, verrà presentato il libro “Prove d’orchestra. La natura musicale della psicoterapia” dello psicoterapeuta e psichiatra Giuseppe Ruggiero.

“In questi venti anni di Scuola abbiamo ampliato i confini del modello sistemico, integrando gli studi e le ricerche nel campo delle neuroscienze affettive e interpersonali, dell’infant research e del paradigma dell’intersoggettività – spiega Ruggiero, che è anche direttore dell’istituto - Ma soprattutto abbiamo consolidato i rapporti all’interno del gruppo didattico, costruendo le basi di una comunità che apprende continuamente dall’esperienza e dalle storie che accogliamo ogni giorno nelle stanze di terapie. L’avventura della formazione si coniuga con quella clinica e ci regala sempre nuove opportunità di crescita personale e professionale, coltivando la mente clinica come un giardino, di cui prenderci cura con consapevolezza e amore”.

Il libro

La psicoterapia è simile a una partitura musicale, dove i musicisti sono anche compositori. Curare significa orchestrare, cioè far danzare insieme parole, immagini, emozioni, come se fossero tracce melodiche in cerca di un'armonia, per generare nuove forme vitali. La metrica della relazione, che fonda lo sviluppo umano su basi musicali e ritmiche, diventa il cuore pulsante e creativo dell'esperienza terapeutica. Il terapeuta deve tradurre la complessità del pensiero clinico nella semplicità del gesto e della parola, in modo che nel setting possano emergere momenti di autentico contatto con il proprio mondo interiore, aperture coraggiose verso il mondo dell'altro.

 Deve essere in grado di stare nel processo, seguirne gli andamenti, gli imprevedibili arresti e riprese, come presupposto per coltivare una mente esteticamente orientata. Come si fondono tra loro la natura poetica e musicale della mente all'interno dell'esperienza terapeutica? L'A. si sofferma sull'importanza del costrutto di improvvisazione e propone la costruzione di uno sguardo estetico, capace di valorizzare la natura musicale della psicoterapia.

L’autore 

Giuseppe Ruggiero è psichiatra, psicoterapeuta e mediatore familiare. Dirige l'Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica di Napoli, sede della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico-Relazionale. Presidente F.I.A.P, Presidente A.I.M.S. e Past President C.N.C.P. è Socio Ordinario Didatta E.F.T.A., S.I.T.F., S.I.P.P.R. Docente presso l'Università Pontificia Salesiana e presso diverse Scuole di Psicoterapia Italiane, collabora con la Facoltà di Psicologia - Alta Scuola di Psicologia “A. Gemelli” (ASAG) - dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano alla realizzazione di Master e Corsi di Alta Formazione.

I suoi principali interessi di ricerca riguardano l'intelligenza terapeutica, la neurobiologia interpersonale, la psicologia clinica sanitaria. Ha pubblicato sui temi della terapia di coppia e sulle applicazioni del paradigma sistemico in ambito medico.

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Author: Redazione

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