Venerdì, 19 Aprile 2024

Non è vero ma ci credo, versione Capodanno napoletano

Mutande rosse, piatti rotti e lenticchie: non lasciatevi trovare impreparati per il prossimo Capodanno perché come diceva De Filippo “Non è vero... ma ci credo”.

Perciò organizzatevi bene con tutti i riti propiziatori  che di "ciorta" non se ne ha mai abbastanza.

La prossima notte di San Silvestro  prepariamoci bene tutti i rituali antisfiga prima di finire a dormire sul divano già alle dieci di sera.

Mutande Rosse

Di pizzo, con la scritta UOMO o con orsacchiotto antisesso: l'intimo a Capodanno deve essere rigorasamente rosso.

Lo sapete perché si mettono le mutande rosse?

Ci sono un sacco di leggende ma quella più famosa risale ai Cinesi.

Nel simbolismo orientale, infatti, il rosso è il colore dell’augurio, della buona sorte, dell’energia vitale e fin dai tempi antichi, gli uomini hanno utilizzato il rosso per scacciare e spaventare il Niàn, la bestia che mangia gli uomini.

In buona sostanza basta una mutanda rossa per scacciare il male ma sappiate che per completare il rito vi dovete ricordare che la mutanda va regalata, utilizzata una sola volta e poi buttata.

Cibo Acciortato

La notte di San Silvestro a tavola non possono mancare le lenticchie.

Il simpatico legume è il protagonista di una credenza che risale ai tempi dell’Antica Roma.

Gli antichi romani infatti  per augurare fortuna, regalavano la “scarsella”: un borsellino di cuoio con dentro lenticchie, con l’augurio che si potessero trasformare in monete d’oro.

Quindi più lenticchie mangiamo più ricchi saremo l’anno prossimo ma attenzione le lenticchie vanno mangiate a mezzanotte altrimenti non vale.

Baci sotto il vischio

Baciarsi sotto il vischio è uno dei rituali più antichi di Capodanno.

Nasce da una dolce dea celtica, porta fortuna e protegge chi si ama davvero.

In pratica Freya aveva due figli: Balder, Dio del sole, bello bravo e buono e Loki, il dio del male, fetente, brutto e cattivo.

N’omme ‘e niente che decide di uccidere il fratello buono.

La dea Freya sgama il fatto e provA a proteggere il figlio chiamando in aiuto ogni pianta e animale, però dimentica il vischio.

Loki ne approfittò e utilizza proprio del vischio intrecciato per costruire un’arma appuntita per colpire Balder che muore.

La mamma è disperata ma le sue lacrime, cadendo sull’arma fatta appunto di vischio, trasformano in bacche perlate che miracolosamente ridanno vita al figlio bravo.

La dea, ritenendo il vischio simbolo dell’amore che sconfigge la morte, promette protezione eterna a chiunque sotto questa stessa pianta miracolosa si fosse baciato romanticamente.

Quindi quest’anno non fate come Freya che si scordò il vischio: correte dal fioraio e ricordatevi chi non si bacia a Capodanno non si bacia tutto l’anno.

Piatti rotti

Secondo un’antica tradizione, durante la notte di Capodanno è di buon auspicio rompere piatti o bicchieri.

Questo rito allontana il male o la sfortuna che si sono accumulati durante l’anno.

Non si sa se funziona ma in ogni caso lanciare piatti e bicchieri a terra fa bene, almeno ci si sfoga un po’.

12 chicchi d’uva

Una delle tradizioni più seguite dal popolo spagnolo avviene durante “nochevieja”, l’ultimo giorno dell’anno.

Quando l’orologio segna mezzanotte alla vigilia bisogna mangiare 12 chicchi d’uva.

Ogni chicco ha lo scopo di portare fortuna e soldi per ogni mese nel prossimo anno.

Perciò dopo il fioraio per il vischio passate dal verdummaro per l’uva.

Quindi il 31 dicembre, più di ogni altro giorno, Sciò Sciò Ciucciuè e siate ottimisti che la sfiga la si può combattere con un sorriso.

Ma pure con le mutande rosse, i cornetti, le lenticchie e i 12 chicchi d'uva.

 

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Giovanni Salzano
Author: Giovanni Salzano
Esperto di social media management, cura la rubrica di opinione Società.

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